La Fata Melusina
come la Fata Melusina
abito ora
una torre d'avorio
una stanza ombrosa
dove riposare
e sognare

questa e'
la mia stanza sul web


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31.8.04
Al ritorno
E' stata una vacanza breve, ma ricca di haiku, soprattutto dopo un lungo silenzio. E' il vuoto delle cose da fare, che fa emergere le parole... il silenzio intorno, la luce.

Molti di questi haiku sono nati sugli altipiani dove e' stata consumata la prima guerra mondiale: di Lavarone, di Asiago. In un mondo di forti scavati nel buio, di artiglieria feroce, di sangue. Ora i prati sono verdissimi, il sole sereno. Ma non si dimentica.

Forte Belvedere
Uomini come pietre
murati nella guerra
senza fine

Cimitero di guerra di Slaghenaufi
In fila schierati
nella pace
di un prato

Ex cimitero di guerra
Nuvole che corrono
sulle voci sulle tombe
sulle cime dei pini

Ad Asiago
Sull'altipiano
luce dolcissima
ora riposa

Passo di Vezzena
Ombre di soldati
in cammino
nella luce che cade

Tramonto al Termine
Piu' chiaro piu' scuro
nuvola su nuvola
scende la sera

Scendendo dall'Ortigara
Inutile sangue
mutato in luce
di verde prato

Viarigi
E restare
nel verde
a sognare

Refrancore
Qui un'altra vita
che non ho avuto
amerei sognare

Orbetello, sulla laguna
Camminiamo
su un filo di cielo,
verso sera

Notte a Santa Marinella
Luna alta
silenziosa luccica
sul mare