La Fata Melusina |
|
come la Fata Melusina abito ora una torre d'avorio una stanza ombrosa dove riposare e sognare questa e' la mia stanza sul web HOME tutti gli archivi scrivimi ICQ #39480262 Site Feed Tutti i testi di questo blog sono rilasciati sotto Creative Commons License Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001 |
31.8.04
Al ritorno
E' stata una vacanza breve, ma ricca di haiku, soprattutto dopo un lungo silenzio. E' il vuoto delle cose da fare, che fa emergere le parole... il silenzio intorno, la luce. Molti di questi haiku sono nati sugli altipiani dove e' stata consumata la prima guerra mondiale: di Lavarone, di Asiago. In un mondo di forti scavati nel buio, di artiglieria feroce, di sangue. Ora i prati sono verdissimi, il sole sereno. Ma non si dimentica. Forte Belvedere Uomini come pietre murati nella guerra senza fine Cimitero di guerra di Slaghenaufi In fila schierati nella pace di un prato Ex cimitero di guerra Nuvole che corrono sulle voci sulle tombe sulle cime dei pini Ad Asiago Sull'altipiano luce dolcissima ora riposa Passo di Vezzena Ombre di soldati in cammino nella luce che cade Tramonto al Termine Piu' chiaro piu' scuro nuvola su nuvola scende la sera Scendendo dall'Ortigara Inutile sangue mutato in luce di verde prato Viarigi E restare nel verde a sognare Refrancore Qui un'altra vita che non ho avuto amerei sognare Orbetello, sulla laguna Camminiamo su un filo di cielo, verso sera Notte a Santa Marinella Luna alta silenziosa luccica sul mare |