La Fata Melusina |
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come la Fata Melusina abito ora una torre d'avorio una stanza ombrosa dove riposare e sognare questa e' la mia stanza sul web HOME tutti gli archivi scrivimi ICQ #39480262 Site Feed Tutti i testi di questo blog sono rilasciati sotto Creative Commons License Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001 |
30.1.03
25.1.03
Sono tramontate
Da qualche parte Le stelle Rintocchi Di fredda pioggia Nella sera Scritti nella stessa sera, qualche giorno fa. 24.1.03
Oggi, spero nell'ultima giornata di influenza, ho rivisto "Biancaneve e i sette nani".
Mi sono ricordata di quando, un anno fa durante le vacanze di natale, mi sono stupita a identificarmi - per la prima volta - con Biancaneve e non pi� con la Regina cattiva. Prima, Biancaneve mi sembrava stupida e banale. Con le canzoncine, gli animaletti e cos� via. Invece, ad un tratto, mi � sembrata bellissima: bellissima da dentro, con la capacit� di sorridere e di portare il sorriso agli altri. Ho capito che il mondo � nero, a volte, solo perch� non riusciamo a guardarlo in un altro modo, con occhi sereni. Strano, che un vecchio cartone animato possa far pensare queste cose... Io ero sempre stata cupa, nera come la Regina. Mi sono riscoperta Biancaneve. Piangente e terrorizzata nel bosco, circondata da una notte nemica, da occhi minacciosi; ma poi, gli occhi diventano quelli degli animaletti del bosco, il cielo si fa chiaro, e tutto diventa altro: diventa la possibile felicit�, anche nell'infelicit�. Sar� stupida, ma oggi a ripensare e risentire queste cose mi veniva da piangere. 21.1.03
Sono a casa, con la febbre. Proprio nelle ultime due settimane di contratto. Dovrei cominciare a preoccuparmi per il futuro, ma sono troppo stanca per farlo.
Nuvole basse e montagne come pan di zucchero. Fuggevolmente, la neve sopra le montagne sull'autostrada tra Roma e Napoli. Una vacanza cos� breve che quasi non me ne sono accorta. Forse, dovrei vivere a Napoli. A volte - spesso - � una citt� che mi fa paura: ma � anche cos� profondamente vicina e intima, l'unico posto dove da bambina mi sono sentita a casa, e non sola. Forse, prima o poi, su questo sito metter� un link per scaricare l'e-book che ho fatto di un mio racconto. 17.1.03
Su di me, si sta stendendo il deserto.
Una landa cupa, che non riesco a capire n� a spiegarmi. C'� silenzio, e ho la testa confusa. Continuo a non scrivere, neppure il pi� piccolo haiku. Cosa sta succedendo?! 7.1.03
Che giornata cupa. E non � perch� sono rientrata al lavoro: sono cupa dentro, come se fossi rattrappita. Non ho voglia di parlare con nessuno, di fare niente. Aspetto solo che passi il tempo. Aspetto non so che cosa.
Ho di nuovo smesso di scrivere. Non ci riesco, non riesco a fermare nessun pensiero. I visi che incontro sono di nuovo vuoti, senza sorriso, non mi parlano pi�. Sono stanca. Riesco a pensare solo questo. |